Centosessanta anni di storia attraverso l'analisi dell'evoluzione demografica della provincia di Piacenza e dei suoi Comuni, dal 1861 ad oggi.
La popolazione è al centro di un mondo in continuo cambiamento. La conoscenza delle principali dinamiche demografiche e delle leggi che le governano è diventata imprescindibile per orientarsi nei sistemi sempre più complessi e interconnessi delle relazioni tra economia, società e politica. Aree in crescita e altre con popolazione in declino, invecchiamento della struttura per età, trasformazione della famiglia, movimenti migratori, sono solo alcuni dei cambiamenti demografici in atto con forti ricadute in ambito sociale ed economico.
E’ quindi importante avere a disposizione strumenti di base per una lettura corretta delle dinamiche della popolazione, ma anche per stimolare la discussione su cause e conseguenze di questi processi.
In questa direzione è stato realizzato l’ATLANTE STATISTICO DEMOGRAFICO DEI COMUNI PIACENTINI  -  presentato questa mattina (19 settembre) in Provincia - grazie al bel lavoro di Stage che è stato svolto nei mesi scorsi, da marzo a giugno, presso il nostro Ufficio di Statistica da Martina Pedrazzini, studentessa della Facoltà di Statistica dell’Università Milano Bicocca, e che proprio la settimana scorsa si è laureata con una tesi su questo argomento chiudendo il primo step della triennale.
Gli obiettivi formativi dello Stage sono stati:

1. La conoscenza delle principali banche dati che trattano i temi della demografia (demo.istat, i.stat censimenti, Banca Dati della Regione Emilia-Romagna, 8000census, Tuttitalia.it, …..);
2. L’estrazione e l’elaborazione dei dati (creazione di tabelle, grafici, mappe, ….), anche con gli strumenti della Business Intelligence (dashboard Tableau);
3. L’analisi e il commento dei dati (attraverso la redazione di schede informative a livello comunale e provinciale);
4. La valorizzazione e comunicazione al pubblico dei dati e delle informazioni acquisite (pubblicazione su internet delle schede e delle mappe).

L’Atlante è formato da 47 schede informative, una per ogni comune più il livello provinciale, che riportano i principali dati demografici a partire dal 1861, il primo censimento nell’anno dell’unità d’Italia, fino ad oggi, e che si caratterizzano per un livello di dettaglio molto elevato, restituendo moltissime informazioni sulle caratteristiche della popolazione piacentina.
In particolare, ogni scheda – consultabile sul sito internet della Provincia – contiene tabelle, grafici e un breve commento ai principali risultati emersi, effettuando un confronto con le dinamiche provinciali, regionali e nazionali da un lato, e con le dinamiche dei comuni limitrofi dall’altro, relativamente a:

• Evoluzione demografica di lunghissimo periodo attraverso i dati dei censimenti dal 1861 (il primo censimento nell’anno dell’unità d’Italia) al 2021;
• Serie storica annuale 2001-2022, riferita alla popolazione totale e straniera, e alla movimentazione anagrafica (nati, morti, iscritti, cancellati, saldi), con approfondimenti sulla popolazione per sesso, classi di età, stato civile, acquisizioni della cittadinanza italiana, livelli di scolarizzazione, numero di famiglie;
• Serie storica annuale 2001-2022 degli indicatori demografici caratteristici, (indice di vecchiaia, indice di dipendenza strutturale, indice di ricambio della popolazione attiva, indice di struttura della popolazione attiva, tasso di natalità, tasso di mortalità);
• Previsioni demografiche ISTAT 2022-2042 per il livello provinciale ed i comuni con più di 5.000 abitanti, mentre per i comuni con meno di 5.000 abitanti la previsione ha riguardato la popolazione in età lavorativa (15-64 anni) per il periodo 2023-2038.

Completano il lavoro alcune rappresentazioni cartografiche, nella forma di mappe interattive (Tableau), anche queste consultabili sul sito internet della Provincia.
Le informazioni contenute nell’Atlante demografico potranno essere utilizzate dai nostri Comuni non solo nella produzione dei quadri informativo-statistici da inserire nei documenti strategici che sono tenuti a presentare (come il DUP, il documento unico di programmazione, o i quadri conoscitivi dei Piani Urbanistici Generali previsti dalla legge urbanistica regionale), ma anche per il soddisfacimento di esigenze conoscitive specifiche a livello demografico e socio-economico, ad esempio per calibrare determinati servizi rivolti ai cittadini.